Che cosa ho fatto io per meritare questo?
Gloria comincia il melodramma della sua esistenza ancor prima che scorrano i titoli di testa: attraversa diagonalmente la piazza seguita da una macchina da presa che riprende anche gli operatori che stanno girando. Miguel nel silenzio della notte trova un po’ di pace all’interno di sé e della sua caotica abitazione guardando incantato la lampada con le immagini in movimento; prima che con una dissolvenza la mattina dopo si apra sui palazzoni del deserto urbano della Concepción.
Ero ancora una studentessa quando vidi per la prima volta Che cosa ho fatto io per meritare questo? e ne rimasi colpita d’impulso. Pedro Almodóvar triangola la sua passione per il cinema (potente mezzo di espressione) e per Madrid (spazio liberato della tradizione) che aveva saputo accoglierlo. L’ambientazione in una periferia senza vie d’uscita si ispira alle pellicole dalle tematiche sociali che lo avevano preceduto (Surcos, El pisito) mentre celebra la vitalità di un popolo appena uscito dalla dittatura.
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